Alghe infestanti in acquario
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AIPTASIA (Anemone di vetro)
Detta anche “anemone della roccia”fa parte della famiglia della aiptasiidae che contiene attualmente 12 specie; le più comuni sono:
Aiptasia pallida = è traslucida e può essere bianca o giallo/marrone intenso
Aiptasia pulchella = colore brunasto, anche pallido, con punte tentacolari più chiare
Aiptasia diaphana = marrone o rosa/rossastra con punte più chiare e generalmente più piccola delle altre (non supera i 3 cm.)
Aiptasia mutabilis = unica aiptasia di acqua fredda e con misure superiori alla media (può arrivare a 12 cm.) marrone o giallo/marrone con linee verdi o blù che partono dalla bocca.
L’aiptasia può raggiungere l’altezza di 5 cm. Ma nella maggior parte dei casi rimane sui 2,5 cm. La sua struttura è formata da un piede, una lunga e sottile colonna e da un disco orale con bocca centrale.
Posizionati sul bordo del disco orale, ci sono 100 tentacoli pungenti che si alternano tra di loro e che usano per difendersi rilasciando una sostanza velenosa contenuta nelle nematocisti.
Si difendono anche con dei pericolosi filamenti bianche detti aconta.
L’anemone di vetro si ancora al substrato prevalentemente roccioso con il piede e, se nel tempo non dovesse sentirsi più a suo agio, lo usa per spostarsi (circa 4 cm. l’ora), ma può anche staccarsi e fluttuare nell’acqua fin quando non trova un punto dove ancorarsi.
Poiché alla nascita è molto piccola, si nasconde molto facilmente negli anfratti delle rocce diventando una pallina, e può restare latente anche per qualche mese.
Potrebbe essere inserita inavvertitamente in acquario attraverso rocce o basette di coralli e, siccome si riproduce molto velocemente (produce una dozzina di esemplari in un solo giorno) bisognerebbe intervenire il prima possibile provvedendo alla sua rimozione con antagonisti naturali e/o con rimozione chimica o fisica.
Ovviamente non gode di un’ottima reputazione tra gli appassionati di acquariologia marina; è un vero e proprio parassita che si fa largo molto rapidamente uccidendo anche invertebrati e pesci di piccola taglia con i suoi tentacoli velenosi.
E’ un animale carnivoro, infatti si nutre di zooplancton e particelle sospese in acqua, ma si alimenta anche tramite le sue zooxantelle, che sono anche quelle che ne determinano il colore.
ANTAGONISTI NATURALI
Gamberetti = Rynchocinetes Uritai
Rynchocinetes Durbanensis
Lysmata Wurdemanni
Lysmata Boggessi
Nudibranco Berghia Verrucicornis
Pesci = Acreichthys Tomentosus
Chaetodon Burgessi
Chaetodon Aurigo
Chaetodon Lunula
Chaetodon Kleinii
Chelmon Rostratus
C’è da sottolineare un aspetto per quanto riguarda questi animali predatori di aiptasia ed è che, la maggior parte di loro, sono molto difficili da alimentare (una volta finite le anemoni di vetro) e da acclimatare o potrebbero non essere troppo reef safe o ancora, si potrebbe non avere la vasca delle dimensioni adatte per farli crescere nelle migliori condizioni.
Quindi, ponderate bene l’eventuale scelta soprattutto se si tratta dei pesci farfalla.
RIMOZIONE FISICA/CHIMICA
Assolutamente non si può pensare di rimuovere una aiptasia raschiandola dalla roccia, tagliarla o schiacciarla, perchè anche un solo piccolissimo frammento non rimosso, farà rinascere un nuovo esemplare.
Ci sono invece altri metodi che possono tenerla sotto controllo tipo prodotti chimici liquidi (tipo aiptasia x) o in pasta, che posizionati sopra o nella bocca del singolo animale può eliminarlo; stiamo parlando di composti fatti da calcio e/o calce ben tollerati dall’acquario ma da maneggiare con cura usando guanti, perché possono essere caustici.
Uno di questi, il più usato, è la pasta kalkwasser: mescolata con acqua osmotica e portata ad una consistenza tipo dentifricio e posta sopra alla bocca dell’aiptasia, la farà sciogliere.
Si può usare anche la resina epossidica in modo da intrappolare nella roccia l’animale.
Altro metodo alla portata di tutti perché sempre presente in casa, è quello di usare aceto bianco bollente per siringare l’animale, avendo cura di trafiggerlo con l’ago in profondità.
MAJANO (Anemonia Manjano)
Anemoni di mare della famiglia delle actiniidae piuttosto piccoli ( circa 1,5 cm.), sono molto più carini delle cugine aiptasie.
Fino ad ora sono state riconosciute 22 specie. Anche per loro, l’inserimento in acquario, può avvenire inavvertitamente, tramite rocce o basette di coralli e può essere molto invasivo e pericoloso per pesci e invertebrati perché è urticante e velenoso allo stesso modo delle aiptasie.
Sono di colore marrone/verdastro e i tentacoli hanno punte verdi, bianche o comunque chiare, tondeggianti o appuntite a seconda delle condizioni.
Si spostano e si ancorano con un piede appiccicoso aderendo a qualsiasi cosa (nel caso dei nostri acquari su tecnica, vetri, rocce ecc.).
Si cibano per messo delle zooxantelle ma essendo carnivore mangiano anche zooplancton.
PREDATORI NATURALI
Gamberetto Lysmata Wurdemanni
Pesci = I Centropyge (p. angelo nani)
Il genere Apolemighthys (pesci angelo)
Il genere Pomacanthus
Acreichthys Tomentosus
Anche per questi pesci bisogna tener presente le loro abitudini alimentari e se abbiamo un acquario abbastanza grande per ospitarli nel futuro.
RIMOZIONE FISICA/CHIMICA
I majano si possono eliminare anche manualmente e in questo caso si useranno le stesse tecniche e prodotti elencati sopra per le aiptasie.
Aritcolo redatto da:
Loredana Prologo
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Ottimo aiuto