Utilizzo delle alghe Turf all’interno dei moderni filtri ATS (Algae Turf Scrubber)

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Utilizzo delle alghe Turf all’interno dei moderni filtri ATS (Algae Turf Scrubber)


Tenuto conto che nei reef sono presenti molteplici biodiversità, nei nostri acquari dobbiamo cercare di riproporre le predette biodiversità per ottenere una vasca stabile ed equilibrata.
Purtroppo, per motivi di spazio e volumetria non è possibile ricreare nell’acquario tutti gli habitat che madre natura ha realizzato nei vari strati e profondità marine. Come è ben risaputo nei reef non vivono soltanto coralli ma una grande quantità di alghe che vengono alimentate dai nutrienti e dal carico organico prodotto dai pesci, nonché dagli scarichi derivanti dagli insediamenti umani.
Pertanto riveste un ruolo fondamentale il filtro ATS TURF Scrubber perché, almeno in parte simula i processi ingenerati dalle alghe presenti nei substrati rocciosi e presenti sulle parti semi emerse della barriera corallina.
Si evidenzia che le alghe in questione crescono sotto forma di tappeti erbosi, con filamenti a forma di cespugli.
I citati tappeti erbosi sono composti da numerose specie di filamenti di algali, eretti e serrati fra di loro, con altezza limitata, che generalmente raggiungono pochi millimetri che consentono di trattenere una grande quantità di sedimenti e zooplancton. 
Pregressi studi scientifici hanno dimostrato che il predetto filtro ATS riesce ad assimilare notevoli quantità di azoto e fosforo. Nel 1970 il Dr. Walter Adey, mise in pratica questo sistema di assimilazione dei nutrienti, tramite l’utilizzo delle Alghe, comunemente denominate Turf.  
Lo sviluppo delle Alghe all’interno dei moderni filtri AT simula alcuni dei processi che avvengono in natura tramite lo scorrimento dell’acqua su appositi supporti semi sommersi, illuminati con apposita temperatura di colore.
Ovviamente, necessita asportare periodicamente il tappeto algale che si formerà nel supporto (posto nel filtro all’interno dell’ATS) e con esse saranno sottratti i nutrienti assorbiti dalle predette alghe.
Da informazioni ricevute dagli acquariofili Statunitensi di mia conoscenza sembrerebbe che questo sistema di filtrazione riesca a mantenere adeguati livelli di nutrienti disciolti in vasca. Le macro alghe infestanti non proliferano in vasca e sul supporto del filtro ATS prolifera lo zooplancton.
E’ fortemente consigliata l’illuminazione del filtro ATS nelle ore notturne perché così facendo sarà possibile mantenere la percentuale di ossigeno e valore del ph nei range ottimali.
Ovviamente, maggiore sarà l’intensità luminosa e le ore di luce impiegate (nella fascia delle lunghezze d’onda adatta alle alghe), maggiore sarà la crescita del tappeto algale sul supporto del filtro ATS.
Inoltre, è stato rilevato che l’utilizzo del citato filtro riduce l’attività dello schiumatoio ​​e di qualsiasi filtrazione meccanica. 
Aritcolo redatto da:
Ciro Murino e Marco Mura

4 Comments

  1. Casula giuseppe ha detto:

    Bel articolo chiaro e scritto bene….averlo avuto quando ho iniziato!!

  2. Claudio ha detto:

    Dopo quanto tempo va pulita la rete dalle alghe. E la luce solo nel periodo notturno ma con quanti vat. E che dimensioni dovrebbe essere un filtro ATS al suo interno cioè la rete che dimensione deve avere io presempio ho un acquario da 90x60x60. Grazie

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