ALEX CAMINATI
Per la nostra rubrica mensile dedicata alla vasca di un nostro iscritto, ci siamo tuffati nella barriera corallina di Alex Caminati. Alex, come molti di noi, ha visto passare molta acqua sotto i ponti, soprattutto dolce, e alla fine del suo percorso di acquariofilo è stato rapito dal mare dei tropici. Ma lasciamo a lui il piacere di presentarsi e aprirci il suo scrigno blu.
"Sono Alex e sono molto felice ed onorato di essere stato scelto per dedicare alla mia vasca uno spazio in questa rubrica.
La mia passione per l'acqua nasce da piccolissimo quando mio nonno mi portò a pesca con lui in una splendida giornata d'estate a soli 3 anni. Da lì, partì tutto ed è stata sempre una crescita costante. Infatti, dopo varie bocce con pesci rossi gestite con mia madre, all'età di 12 sono partito con il mio primo acquario di Guppy.
La passione cresce e, con la pesca alla Carpa, ancora di più. A 18 anni decido di intraprendere la strada del laghetto di carpe Koi: ne ho gestite 3, fino a 40.000 lt, con le tecniche e attrezzature più all'avanguardia, conquistando tantissimi riconoscimenti e premi, per le Koi che ho allevato.
Nel frattempo, però, la casa è vuota e così decido di intraprendere la prima esperienza marina che, prima di questo momento, constava di sole vasche pesci e di coralli molli, almeno fino a Dicembre 2017, quando decido di chiudere il mio koipond e pensare totalmente al nuovo progetto. Dopo essermi confrontato con mia moglie, decidiamo insieme posizione e misure del nostro futuro acquario e inizio i lavori.
L'allestimento consiste di una vasca con frontale e laterali in extrachiaro sp 12mm 120x50x50 mobile in legno laccato bianco con sump in vetro 5mm 70x40 e due discese da 40mm. Parto con una buona tecnica, ma non eccelsa, che consiste in un Ati 6x 39 2 jebao rw8 e un Akula 160 come skimmer, reintegro manuale della triade con l'intento di allevare solo pesci, molli e qualche LPS. Questa mia idea dura molto poco però perché, a fine maturazione, spinto un po' dalla curiosità e un po' dagli amici (Enrico, soprattutto) che mi regalano talee, inserisco SPS. La questione si fa più complessa. Inizialmente, faccio tanti errori con il rischio di far collassare la vasca e perdo diversi animali fino a quando scopro questo fantastico gruppo che mi dà modo di conoscere persone stupende, in particolare Ciro Murino e Michele Bianchelli, che daranno un grandissimo contributo e arricchiscono la mia esperienza ma, al contempo, sarò "contagiato" dalla "malattia" degli SPS.
A questo punto la tecnica non basta più e, per gestire l'attuale vasca con 95% di sps, sono passato ad una plafoniera Ati 8x54w t5 con 4 bianchi e 4 blu che sostituisco ogni 5 mesi. Il movimento è spinto da 2 MP40 contrapposte ai lati corti: una in modalità reef crest e l'altra in lagoon. Per lo Skimmer sono rimasto fedele all'ottimo Akula 160 di UltraReef e, per tenere stabile la triade, utilizzo una dosometrica Jebao con metodo balling Oceanlife. Lo scambio tra sump e vasca è affidato ad una Syncra 3.0.
La gestione è molto semplice: giornalmente doso Fitoplacton vivo e null'altro se non ½ dose diEasy sps, una volta a settimana unitamente ad aminoacidi. Ogni domenica procedo con un cambio d'acqua del 10% e reintegro, manualmente, iodio fluoruro e stronzio.
La popolazione ittica è media: 4 damigelle, 1 Flavescens, 1 Leucosternon , 2 Anthias, 1 pagliaccio, 10 turbo fluctuosus, 5 turbo, 2 debellius, 1 ambonensis, qualche Wundermanny e una stellina.
Per quel che riguarda le Acropore, iniziano ad essere davvero tante. Tra quelle presenti voglio menzionare: Pikachu, Strawberry, Achuleus, Tenius, coraliniana, valide, Joker, Thor e tante altre.
Sono presenti alcuni lps e zoha che danno armonia al fondo della vasca.
Ho scritto anche troppo e vi lascio alle foto della modesta pozza con il motto del caro amico Michele che mi ha salvato da tanti disastri e mi ha portato a questo livello.... TIENI LE MANI IN TASCA!!!!