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ROCCO PARRETTA


Per il nostro appuntamento con la vasca del mese di luglio, oggi pubblichiamo l'acquario del nostro amico Rocco Parretta. La vasca di Rocco ci piace perché rappresenta molto bene il concetto estetico di vasca moderna, nella quale c'è il giusto equilibrio fra volumi "pieni" e volumi "vuoti". Fra l'altro, questo invidiabile risultato rappresenta per Rocco la prima esperienza con il marino, arrivata dopo una lunga militanza nel mondo dell'acquariofilia dolce. In dettaglio, la vasca misura 150x60x65 con annessa sump 130x40x50, comprensiva di 3 scomparti, così suddivisa: vano scarico, vano risalita e cripta con le rocce in eccesso avanzate durante l'allestimento; la misura della cripta è 40x40x40, con pompa che pesca dal vano di scarico, porta l'acqua in cripta e per caduta nel vano di risalita. A parte è presente una vasca di rabbocco di 60 litri (misura 18x55x70), adeguata al poco spazio rimasto nel mobile. Il metodo di gestione usato è un DSB con carbonato di calcio dai 600 - 900 di granulometria con altezza da 11 a 13. La tecnica: Skimmer ultrareef akula 200 vecchio modello, reattore di calcio lgm 701sp, risalita jebao dcp 8000, 2x pompe di movimento VorTech MP40, refrigeratore teko tk 1000, 3 lampade a led gnc bluray e 2 barre silvermoon actinic, computer per controllare ph redox e reattore ReefAngel. "Essendo la mia prima esperienza marina dopo tanti anni con il dolce, posso dire che sto avendo molte soddisfazioni, e ho capito che partendo da una base di tecnica buona si è già a metà dell opera. In questo anno ho gestito il mio acquario con cambi regolari di acqua ogni 20 giorni di un 10 % con sale royal nature, usando fitoplancton vivo tutte le sere e amminoacidi una volta a settimana e cibo per i pinnuti.
Gli animali che ho all interno sono:
Zebrasoma xanthurum
Zebrasoma flavescens
Acanturus japonicus e Sohal
Siganus Vulpinus
Ctenochaetus strigogus
Centopyge bispinosus
7 chromis virdis
2 ocellaris arancioni, 1 nero
Paracanthurs Hepatus
Naso Vlamingii
1 labride
I coralli allevati sono prevalentememte del genere Acropora, con alcuni LPS come acanthastrea e euphyllia.
I vari problemi che ho incontrato in questo percorso sono dovuti più alla mia inesperienza, partendo dai dinoflagellati, usciti dopo aver somministrato un prodotto per alghe. Fortunatamente sono riuscito a debellarli mettendo la chaetamorpha in sump come antagonista dei dino e una calza prefiltro sui tubi della discesa in sump, così da trattenere i vari depositi. Ho incontrato qualche problema nel settaggio del reattore di calcio e nel posizionamento iniziale delle pompe di movimento, ma alla fine l'ho spuntata".
Lasciamo parlare le foto e salutiamo l'amico Rocco.