Dinoflagellati: Causa e Rimedi
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Dicembre 3, 2019Cianobatteri:Causa e Rimedi
Cianobatteri Cosa sono i cianobatteri? Si tratta di organismi unicellulari, noti anche come alghe patinose verdi/azzurre, perchè come molte alghe, tendono a svilupparsi con una specie di blob, con colori che variano dal verde fino al rosso/nerastro. Possono ricoprire in condizioni ideali in breve tempo qualsiasi cosa presente nell'acquario, rocce, vetri e nei casi più gravi anche gli invertebrati sessili (coralli duri e molli, spugne ecc.). In realtà non sono alghe, ma batteri fotosintetici opportunisti, (cyanobacteria) che proliferano ovunque ci siano condizioni di luce (anche scarse) e nutrimento ideali. L'attività fotosintetica testimoniata dalle numerose bollicine intrappolate nella patina viscosa. Sono più frequenti nell'acquario marino poichè prediligono acque con alta concentrazione di calcio e elevati valori di PH, soprattutto proliferano in acque con alte concentrazioni di nitrati e fosfati, dovuti a cattiva gestione sia della pulizia della vasca sia ad una errata dieta degli ospiti in essa contenuti (abbondante somministrazione di cibo). Non è difficile vederne la comparsa dopo un brusco calo del potenziale redox (valore ideale tra i 200 e 250/280 MV) dovuto a trascuratezza dell'ecosistema, prefiltri meccanici lasciati per troppo tempo, cambi d'acqua non regolari oppure insufficienti, lampade non cambiate con regolarità oppure nei casi di lampade a led, lampade economiche con spettro alterato, mancata pulizia del fondo ecc. Anche una sovrappopolazione oppure l'ospitare pesci che poi si sono rivelati troppo grandi, può tradursi in un eccessivo carico organico, insostenibile per un buon equilibrio dell'ecosistema.
La soluzione migliore per combattere i cianobatteri è prevenirli, innestando le condizioni ideali affinchè non si sviluppino o quantomeno, regrediscano fino a sparire o a restare confinati in piccole zone dell'acquario, sono comunque tra gli organismi più antichi del pianeta, eliminarli non è facile e neanche necessario, se circoscritti.
1) arredare la vasca con rocce vive di buona qualità (Altamente porose) cosi da ricreare l'ambiente ottimale della flora batterica nitrificante.
2) Mantenere nitrati e fosfati sempre e costantemente neltempo su concentrazioni minime PO4 max 0,03 NO3 max 10 ml/l
3) densità non inferiore a 1,023 (ottimale tra 1,024 e 1,025)
4) Mantenere il ph sempre sopra gli 8 ed il kh mai sotto gli 8 DKH (repentini o eccessivi sbalzi di quest'ultimo possono essere fattore scatenante della comparsa di cianobatteri)
5) Utilizzo e dosaggio di oligoelementi di ottima qualità con particolare attenzione allo stronzio, gradito ai coralli, ma anche ai cianobatteri!
6) Utilizzo di un buono schiumatoio adeguato alle dimensioni ed alla popolazione della vasca.
7) L'utilizzo di pompe di movimento adeguate al volume della vasca posizionate in modo da non creare ristagni.
8) Utilizzo di un parco lampade costituito almeno per un terzo da lampade attiniche (è ancora controverso l'effetto dei led verdi e rossi montati su alcune lampade di nuova generazione)
9) Puntuale sostituzione delle lampade con particolare attenzione alla curva di decadimento dell'intensità luminosa, nel dubbio si consiglia la sostituzione ogni anno.
10) Cambi regolari e consoni al volume della vasca, fatti rigorosamente con acqua demineralizzata e sale di ottima qualità esente da NO3 e PO4
11) Utilizzare sempre e solo per i rabbocchi acqua demineralizzata con valori tds prossimi allo 0
12) Pulizia scrupolosa o sostituzione di tutti gli elementi di filtraggio meccanico, in cui non si sia instaurata la flora batteria.
13) l'utilizzo regolare di un ottimo ceppo batterico sia nitrificante che decompositore. Arginando cosi, una possibile proliferazione di batteri "mutati" quindi non più utili.
14) L'adozione di una lampada UVC sempre accesa con la sostituzione annuale della lampada interna. (anche qui ci sono correnti di pensiero differenti, alcuni la
reputano fondamentale nella lotta ai ciano alcuni la ritengono inutile).
Nonostante tutti questi accorgimenti il problema può persistere, allora si può ricorrere a sistemi alternativi più "rapidi" che agiscono sull'effetto ma non sulla causa, (spesso non esiste una causa certa, quindi l'utilizzo di alcuni prodotti può risultare risolutivo senza per forza ritrovarsi di nuovo la vasca invasa dai ciano)
1) Utilizzo di antibiotici come il cloramfenicolo, indubbiamente efficace contro i ciano ma di contro anche abbastanza letale per la flora batterica nitrificante.
2) Acqua Ossiggenata o Perossido di idrogeno (H2O2), Va utilizzata acqua dal 2 al 4% in peso di ossigeno (10 vol), quindi quella commerciale al 3,6% in peso di ossigeno va benissimo in dose di 1ml per ogni 10 litri della vasca (1,5 ml nei casi più ostici), si mescola l'acqua ossigenata in circa 1 litro di all'acqua dell'acquario, la soluzione cosi ottenuta va spruzzata sulla patina e non sugli invertebrati , anche ogni giorno, fino alla completa regressione dei Ciano. "Attenzione un dosaggio eccessivo, può essere letale per l'intero ecosistema".
3) L'utilizzo di prodotti quali antired (aquamedic) e chemiclean hanno dato nell'immediato ottimi risultati, in alternativa si possono utilizzare Cyano Clean in combinazione con A-Balance (korallen) per una lotta biologica mirata (anche se in questo caso ci vorrà più tempo).
La suddetta relazione è frutto degli anni d'esperienza effettuata sul campo e di approfondimenti fatti su riviste e libri, sia scientifici che di settore.
Articolo redatto da: Ciro Murino