SALVATORE SCROPPO
Eccoci per il consueto appuntamento mensile con la "vasca del mese".
Diciassette anni. Sissignori, avete letto bene: l'acquario marino del nostro iscritto torinese Salvatore Scroppo ha diciassette anni. E li porta alla grande, visto e considerato che l'abbiamo scelto come “vasca del mese” di dicembre. “Ebbene sì, non aspettatevi di vedere il classico acquario moderno con sump, skimmer iper performante, plafo dell'ultima generazione e via discorrendo”, dice “ma vi assicuro che il risultato è comunque una meraviglia. Certo, non ho foreste di acropore o di altri sps visto che la mia non è sicuramente una vasca “magra”, ma lo spettacolo è assicurato. Del resto un po' di esperienza ce l'ho, dal momento che ho la passione per gli acquari da quando ero un ragazzino”.
“Dai, racconta”.
“A sedici anni, quando cominciai a dare una mano a mio padre nel suo cantiere edile, ogni giorno passavo davanti a un negozio di acquari di Torino. Due lire da parte già le avevo, e così, con il permesso dei genitori, misi su la mia prima vaschetta d'acqua dolce. Cento litri con il classico “fritto misto”: Betta splendens, Barbus, Platy eccetera eccetera. In seguito passai ai Ciclidi africani tipo Pseudotropheus e la passione si consolidò. Trascorsero gli anni, ebbi la possibilità di avere uno spazio per un acquario più grande in taverna. Correva l'anno 1990 o giù di lì e feci il grande passo: il primo acquario marino”.
“Una vasca piccola per iniziare?”.
“Macché, allora non esisteva l'acquario marino “piccolo”. Misi su un 600 litri, con un enorme filtro percolatore. Inutile dire che di coralli duri si parlava assai poco a quei tempi, si teneva giusto qualche molle robusto come Sarco e Discosoma. Anche le lampade a led erano fantascienza, c'erano solo i neon o al limite le Hqi”.
“Poi passarono altri anni...”.
“E finalmente, nel 2003, allestii la vasca che ho tuttora, e che praticamente non ho mai modificato. Misura 137 per 42 per 60 centimetri, per una capienza di circa 300 litri. Dal momento che il mobile sottostante non lo consentiva, non ho realizzato la classica sump. Al suo posto ci sono due comparti laterali, sui due lati corti, collegati alla vasca con dei fori. Nel vano di sinistra c'è uno skimmer Tunze ormai datato ma ancora efficiente, più una pioccola pompa di movimento; quello di destra è adibito a filtro meccanico”.
“Filtro meccanico nel marino?”
“Sì, lo so che è un'eresia, ma io mi ci sono sempre trovato bene. É caricato con lana di perlon e carbone, all'occorrenza metto resine. In questo scomparto c'è anche il riscaldatore”.
“Che sistema di gestione usi, berlinese o Dsb?”
“DSB, da sempre. Nion potrei mai stare senza sabbia. E' l'ideale secondo me in un acquario del genere.
“Illuminazione, movimento?”.
“Niente di trascendentale, anzi. Illumino con 3 plafo a led costruite da un artigiano di fiducia, integrate da 2 Easyled, una deep e una marine. Come pompe di movimento uso du Hydor in modalità random”.
“Veniamo agli abitanti del tuo magnifico acquario”.
“Come potete vedere ci sono quasi esclusivamente molli e lps. Ho pezzi “secolari”, per esempio una Turbinaria che ha appena compiuto 16 anni. Poi c'è un po' di tutto: euphillie, lobophillie, trachy, plerogyra, caulastrea e compagnia bella, insomma praticamente gli lps più classici, mentre come sps ho solo montipore digitate e foliose. Quanto ai molli, largo spazio a sinularie, rhodactis e actinodiscus.
“Quanti e quali pesci?”.
“Ho 3 chrysiptera, un flavescens, 2 centropyge (bicolor e loriculus) e un magnifico Calloplesiops altivelis che ha sedici anni come la già citata Turbinaria”.
“Come ti prendi cura di questo ben di Dio?”.
“Effettuo due cambi d'acqua al mese di circa il 10-15 per cento e non uso né reattore né balling, integrando gli elementi della triade a mano, all'occorrenza. Non nutro i coralli singolarmente, una volta la settimana spargo in vasca un miscuglio di uova di pesce, mysis, krill imbevuti di aminoacidi. I pesci li nutro tre volte al giorno con un'ampia varietà di cibo, tra secco e congelato”.
“Fito e zoo vivi ne usi?”.
“No, non fanno per me, preferisco stare sul secco e congelato. Dopotutto i risultati li vedo lo stesso, ho animali in salute. Potete constatare voi stessi, lustratevi gli occhi con le fotografie. Grazie a tutti, e grazie a Ballingmania per avere scelto la mia vasca!”.