Loris Ercolani
Dicono i sondaggi che se uno ha il papà e un caro amico appassionati di acquari, nel novantanove per cento dei casi diventerà acquariofilo pure lui. E proprio questo infatti è successo a un nostro iscritto di Roma, Loris Ercolani, quarantaquattro anni, manager d'azienda, proprietario della splendida vasca che abbiamo scelto per il mese di marzo.
“Ebbene sì, la passione si è scatenata oltre vent'anni fa”, mi dice “alla fine del liceo, quando ogni volta che andavo a casa del mio compagno e miglior amico mi lustravo gli occhi ammirando i suoi meravigliosi acquari di barriera. Mio padre invece era un ex fanatico dell'acquario d'acqua dolce, quindi quando gli dissi che anch'io avrei voluto in casa una vaschetta, pose le sue condizioni: acquario sì, ma non marino. Così comprammo un Askoll 120 che riempii di piante e in cui allevai scalari, Discus e altri pesci sudamericani”.
Quindi avevi accantonato il sogno dell'acquario di barriera?
“Sì, ma per poco. Nel giro di un annetto, infatti, scalari e Discus tornarono nel Rio delle Amazzoni, pardon, al negozio, e l'Askoll in men che non si dica si trasformò nel primo marino della mia vita. Bastò togliergli il coperchio, piazzargli sopra due lampade hqi belle toste come quelle che si usavano allora, agganciare al bordo uno skimmer a zainetto e poi sabbia e molli a volontà. Non era male, dopotutto, ma lungi dalla vasca che ho ora”.
Quando ci fu la grande svolta?
“Galeotto fu l'amore. Se l'acquario che vedete è diventato “vasca del mese” lo devo un po' anche a Giulia Giovanna Marcucci, la mia compagna, che oltre a darmi uno splendido bimbo mi ha molto assecondato in fatto di acquari”.
Di solito le mogli o fidanzate fanno ostruzione in fatto di pesci e coralli, o tutt'al più se ne disinteressano.
“Nel mio caso invece è tutto il contrario. Da quando ci siamo messi insieme, nel 2013, Giulia Giovanna Marcucci, si è appassionata a questo hobby quasi più di me. È lei che ha voluto mettere su il nuovo progetto”.
Veniamo appunto alla vasca. Ce la descrivi?
Misura 90 centimetri di lunghezza, 50 di larghezza e 50 di altezza. Come illuminazione ho scelto una Radion G4 Pro, mentre in sump ho uno skimmer Deltec 1000i, risalita Newa jet 6000. Come pompe di movimento mi affido a una Jebao OW 4, una Coral Box RN-1 e una Hydor Koralia 1600.
Sei un ballingmaniaco nel vero senso della parola?
“No, al balling preferisco il reattore di calcio , per la precisione posseggo un Lgr701 con corallina della Amtra.
Parlaci un po' della gestione.
“Ah, guarda, è decisamente low profile. Seguo con attenzione solo l'andamento dei valori primari come nitrati, fosfati e KH, poi utilizzo l'esperienza per capire se gli animali stanno bene. Li osservo molto, come tutti dovrebbero fare prima di ricorrere a boccette e boccettine. Tieni conto comunque che ho uno schiumatoio decisamente sovradimensionato per il litraggio e, quanto all'illuminazione, ho intenzione di aggiungere una seconda Radion”.
Veniamo agli animali.
“A parte la gran quantità di lps e sps che vedete in foto, ho due ocellaris, un Labroides dimidiatus un paguro e due stelle Archaster typicus,visto che il fondo è ricoperto da uno strato di sabbia.
Come alimenti?
“Nutro pesci e coralli al tramonto, con fitoplancton vivo, artemia salina liofilizzata e granulare piccolo. Ecco, direi che vi ho detto tutto. Ah no, un'ultima cosa: l'acquario lo gestiamo in due, io sono il tecnico, la mia compagna è l'addetta all'estetica. Inutile dire che comanda lei”.